Uno speculatore edilizio ha deciso di rifare una intera zona di un quartiere di New York: tutto è dominato da ruspe e buldozer e la gente modesta e laboriosa, che praticamente da sempre abita fatiscenti edifici pieni di ricordi, è spinta altrove previo una mazzetta di dollari, consegnata da una piccola gang capeggiata da Carlos Chavez. In uno dei vecchi immobili sono rimasti a resistere alle pressioni, alle minacce e ai danneggiamenti Harry Nobel, un anziano pugile di colore, Marisa Esquivel, una sposina incinta, che ha il marito musicista sempre via in tournée; Mason Baylor, un pittore di discreto talento, ma di scarsa fortuna e, soprattutto, Frank e Faye Riley, una coppia di anziani coniugi, tenace lui, un po’ svaporata lei, gestori di una modesta cafeteria al piano terra. Lusinghe e vessazioni sono frequenti, anzi la cafeteria viene semidistrutta da Carlos a colpi di spranga, ma Frank non vuole andarsene. Una sera due piccolissimi dischi volanti planano sul tetto dell’edificio. Arrivano dagli spazi, sono attivissimi e benefici: con immenso stupore dei cinque resistenti si danno subito da fare, rimettono in perfetto ordine il bar di Frank, recuperano i quadri che Mason aveva gettati dalla finestra, restaurano una Madonna di Marisa andata in frantumi. Successivamente, in un piccolo deposito di ferraglia sul tetto gli ospiti misteriosi diventano genitori di tre esserini ancora esitanti e fragili, ma presto decisi ad imitare le gesta di mamma e papà, in piena e totale amicizia con gli umani. Perfino Carlos dovrà ricredersi e piantarla con le sue azioni violente. Dopo un incendio doloso che distrugge l’immobile, la compatta famiglia dei dischi volanti, con l’aiuto di tantissimi altri piccolissimi dischi volanti, ricostruirà identico per materiali e linea architettonica l’immobile vecchiotto, che resterà così nel quartiere, sia pure semischiacciato da scintillanti grattacieli, a testimoniare un epoca passata e a dare asilo a coloro che hanno saputo resistere all’arroganza.
Miracolo Sull'Ottava Strada
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Uno speculatore edilizio ha deciso di rifare una intera zona di un quartiere di New York: tutto è dominato da ruspe e buldozer e la gente modesta e laboriosa, che praticamente da sempre abita fatiscenti edifici pieni di ricordi, è spinta altrove previo una mazzetta di dollari, consegnata da una piccola gang capeggiata da Carlos Chavez. In uno dei vecchi immobili sono rimasti a resistere alle pressioni, alle minacce e ai danneggiamenti Harry Nobel, un anziano pugile di colore, Marisa Esquivel, una sposina incinta, che ha il marito musicista sempre via in tournée; Mason Baylor, un pittore di discreto talento, ma di scarsa fortuna e, soprattutto, Frank e Faye Riley, una coppia di anziani coniugi, tenace lui, un po’ svaporata lei, gestori di una modesta cafeteria al piano terra. Lusinghe e vessazioni sono frequenti, anzi la cafeteria viene semidistrutta da Carlos a colpi di spranga, ma Frank non vuole andarsene. Una sera due piccolissimi dischi volanti planano sul tetto dell’edificio. Arrivano dagli spazi, sono attivissimi e benefici: con immenso stupore dei cinque resistenti si danno subito da fare, rimettono in perfetto ordine il bar di Frank, recuperano i quadri che Mason aveva gettati dalla finestra, restaurano una Madonna di Marisa andata in frantumi. Successivamente, in un piccolo deposito di ferraglia sul tetto gli ospiti misteriosi diventano genitori di tre esserini ancora esitanti e fragili, ma presto decisi ad imitare le gesta di mamma e papà, in piena e totale amicizia con gli umani. Perfino Carlos dovrà ricredersi e piantarla con le sue azioni violente. Dopo un incendio doloso che distrugge l’immobile, la compatta famiglia dei dischi volanti, con l’aiuto di tantissimi altri piccolissimi dischi volanti, ricostruirà identico per materiali e linea architettonica l’immobile vecchiotto, che resterà così nel quartiere, sia pure semischiacciato da scintillanti grattacieli, a testimoniare un epoca passata e a dare asilo a coloro che hanno saputo resistere all’arroganza.